Per un Natale senza pensieri...
- Sara Spini
- 8 dic 2016
- Tempo di lettura: 3 min

Eccoci arrivati al periodo più goloso dell’anno e, per chi ha intrapreso un percorso di educazione alimentare per ottenere una perdita di peso, più “pericoloso” per la linea... Ma, come dico sempre in studio, “dieta non vuol dire rinuncia o sacrificare la bellezza di un atto conviviale come lo stare seduti a tavola il giorno di Natale con le persone a noi care”. Quindi, con qualche precauzione riuscirete a rimanere in forma senza rinunciare al gusto e al piacere della buona tavola...
E ricordate... l’obiettivo durante questo periodo di festa è rimanere costanti, cercando di non prendere peso!
Di seguito alcuni consigli per riuscire a passare indenni le festività natalizie. In studio poi, caso per caso, esamineremo le varie situazioni e vi fornirò indicazioni a riguardo.
Antipasto, non “anti” pasto. Lo scopo delle piccole porzioni che anticipano le portate principali non è quello di saziare, ma quello di far scattare la classica “acquolina in bocca”, che poi è utile anche sul piano fisiologico, perchè, in contemporanea, si attivano i succhi gastrici e si prepara l’apparato digerente. Di conseguenza, il misto classico di salumi insaccati, con salame, coppa, cotechino, lardo e pancetta o i classici sottoli e salse di accompagnamento non sono la scelta più adatta: forniscono molte calorie e si digeriscono con difficoltà. Ben vengano invece poche fettini di bresaola o prosciutto crudo (magri e leggeri), oppure delicati antipasti di pesce e crostacei, con accompagnamento di eleganti aspic di verdura e originali mix di ortaggi e frutta in insalata.
Un primo tradizionale: i tortellini. Prima regola, cercate di evitare i tris di primi che ancora oggi alcuni menù natalizi propongono. Il primo deve essere uno solo e buono, saporito e leggero, dal’azione corroborante. La tradizione più classica dei tortellini in brodo è perfetta: un brodo saporito e ben sgrassato capace di esaltare il gusto della pasta ripiena (rigorosamente di carne).
Il secondo: carne o pesce? Anche in questo caso è bene scegliere o l’una o l’altro. Parlando di carne meglio optare per quella bianca (il tacchino è un classico natalizio), inclusa quella rosa di maiale, purchè ben cotta. Cotechino e zampone vanno bene, ma purchè siano piatti unici, accompagnati da purè di patate che fornisce amidi. Quanto al pesce, il tradizionale capitone è davvero molto grasso, ma tra orate, rombi, spigole, spada e salmone, la scelta rimane ampia. Senza dimenticare che anche cozze, vongole e frutti di mare compaiono sempre più spesso nei menù natalizi, magari in compagnia di ostriche pregiate. Contrariamente a quello che si crede, sono alimenti magri e poco calorici che non hanno controindicazioni.
Contorno: occhio al condimento. Evitare, almeno a Natale, le patatine fritte, anche se ben cucinate rimangono sempre una pietanza piuttosto pesante da digerire. Ma anche se si opta per ortaggi crudi o lessati (o meglio ancora al vapore) è necessario èrestare attenzione al condimento: mix di olio, noci e scaglie di formaggio rischiano di appesantire anche l’insalatina più leggera. Al contrario, i condimenti a base di yogurt si rivelano ideali: sono leggeri, hanno un gusto stuzzicante e migliorano il contenuto di calcio e proteine.
C’è posto per il dolce? Le scelte migliori sarebbero i dolci a base di frutta: creme, composte, macedonie e bavaresi (senza esagerare con la panna). Anche il gelato, nonostante la stagione potrebbe risultare la scelta ideale. Non dimenticate che anche panettone e torrone possono trovare posto, purchè in dosi ragionevoli.
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